mercoledì 9 giugno 2010

Franz Joseph Haydn

Franz Joseph Haydn nacque a Rohrau, in Austria il 31 marzo 1732 e morì a Vienna il 31 maggio 1809.

L'imperatrice d'Austria Maria Teresa, amava sopra ogni altra cosa occuparsi personalmente del coro della Cattedrale di S.Stefano, di Vienna.

Quando ella lamentò che la pura voce di soprano del quindicenne Franz-Joseph Haydn aveva cominciato a somigliare al canto di un galletto, il maestro del coro si affrettò a sostituire Joseph col fratello minore.


F.J.Haydn era disperato, e forse avrebbe dato ascolto al maestro del coro che gli aveva suggerito il mezzo di rimanere per sempre un soprano, se non fosse giunto tempestivamente suo padre da Rohrau a impedirgli di divenire per sempre una delle voci bianche della cappella.


Haydn trascorse gli anni seguenti a suonare per le strade di Vienna, a dare lezioni di musica, a esercitarsi col violino in gelide soffitte, a studiare Bach sul suo sgangherato clavicembalo ed a comporre.

A 29 anni, entrò al servizio della grande famiglia ungherese Esterhazy e per mezzo secolo visse come un uccello in una gabbia dorata.

Il mecenate di Haydn era il principe Nicola, il più ricco dei nobili del tempo e uno dei più preparato artisticamente; portava spesso un'uniforme con bottoni di diamante, ed era soprannominato "il Magnifico".


In una palude terribilmente umida e battuta dai venti, a sud-ovest di Vienna, il Principe Nicola si fece costruire una favolosa residenza di campagna, che chiamò Hesterhazy. Era una specie di Versailles sul Danubio, coi suoi canali, i cervi nel grande parco, le grotte, due teatri (uno dei quali per l'opera), un coro di cappella, una sala da concerto e un'orchestra di 16 elementi.

Su questo principato musicale Haydn regnò come un re.

Se Haydn oggi porta l'etichetta di "classico", nel suo tempo fu sovente considerato un avventato innovatore, con un'orchestrazione un po' troppo chiassosa.

Sebbene non sia del tutto vero che egli fu "il padre della sinfonia", come è stato chiamato, più di ogni altro, però, Haydn contribuì a tenere la musica strumentale sullo stesso piano della musica vocale e a favorire l'ascesa della musica da camera al livello e alla complessità richiesta dalle grandi sale da concerto.

La formazione di Haydn fu lenta. La sua opera migliore la scrisse che aveva già compiuto i 36 anni, l'età in cui morì Mozart.

Alcuni dei suoi lavori più avanzati in ordine di tempo come la sinfonia "Sorpresa" mantengono la freschezza e il vigore propri di un uomo molto più giovane.

Molte delle sue composizioni riflettono il suo carattere: verso la fine della sua vita egli disse:"Ho appena appreso, nella mia tarda età, l'impiego degli strumenti a fiato, ed ora che li capisco, debbo andarmene da questo mondo".

Quando le truppe francesi occuparono Vienna, Napoleone volle che fosse disposta una guardia d'onore davanti alla casa di Haydn, ma il vecchio musicista non era uomo da lasciarsi adulare o addolcire, malato com'era, chiese di essere trasportato fino al pianoforte e suonò l'inno nazionale del suo paese dalla prima all'ultima nota.

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